Memorie di una geisha di Golden Arthur - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Memorie di una geisha

  • Autore: Golden Arthur
  • Editore: TEA
  • Isbn: 9788850255221
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Traduttore: Cerutti Pini D.
  • Numero pagine: 571
  • Data di Uscita: 04/07/2019
  • Collana: I massimi TEA
9,90 €
3
Esaurito

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Circondate da un'aura di mistero, le geisha hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? Alle domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo che conserva l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata.

1 Recensione

La geisha non è esattamente una prostituta. La si potrebbe definire piuttosto una prostituta d'alto bordo, ma non sarebbe comunque appropriato. Quello che probabilmente accomuna le due professioni è che "non si diventa geisha per scelta ma perché non si hanno alternative", come dicono le veterane alla piccola Chiyo prima che acquisisca la sua nuova identità e muti nome in Sayuri. I due mestieri sono anche legati dallo scopo: intrattenere uomini per denaro, spesso perdendo la propria dignità. Non tanto agli occhi degli stessi uomini, che comunque non sarebbero stati in grado di riconoscerla, quanto agli sguardi dello specchio, dei propri cari ormai morti, il cui giudizio è più severo di quello che potrebbe dare qualsiasi amico o estraneo. La diversità (la possiamo chiamare superiorità) dell'essere una geisha risiede in tutto quello che viene prima del momento topico. Si comincia decenni addietro, quando le piccole predestinate ancora non sanno che pulire centimetri di pavimento come fossero chilometri o subire le vessazioni divertite delle geishe più anziane servirà a temprare il loro spirito, oppure a traviarlo per sempre. Non sanno quanti particolari una geisha debba curare per illudere un uomo del suo fascino, quando l'ascendente che loro esercitano sui clienti è così superiore da essere invisibile. Dal foulard più appropriato all'acconciatura più ammiccante, dove la volgarità di chi guarda lo rende schiavo delle sue stesse pulsioni sessuali. Una volta imparato il mestiere, dopo aver trascorso tanto tempo a odiarlo, cominciano a guardare indietro e a rendersi conto che, in fin dei conti, è la sola cosa che sano fare. Lo accettano allora, e lo fanno convivere con la speranza di poter prendere in mano il timone, una volta tanto.

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